venerdì 26 agosto 2011

Giorno 4 - Se non riesci...

Se non riesci a vincere la tua capacità di combinare pasticci, sfruttala!.
Ecco cosa succede se si scelgono le lenticchie ma non si presta attenzione alla quantità.
Al pranzo ci troviamo con un'ottima

INSALATA DI LENTICCHIE

fatta al volo con sedano e pomodori freschi tagliati grossolanamente (come al solito di corsa) e condita con olio EVO, sale e.... cimiciurria.
Io amo le lenticchie, sono saporite, facili da cucinare, si possono mangiare fredde, calde o tiepide, si cuociono in pochi minuti, e dicono che mangiati lunedì portino fortuna, ma, se non si ricorda quanto possono gonfiare durante la cottura si rischia di finire come me oggi, con una incredibile quantità di lenticchie da fare fuori e bimbi che non le vogliono vedere più.
Così sono riuscita a ripescare una ricetta di hamburger, la quale non ho seguito bensì rovinata ripescando nel frigo un pezzo di cipolla, un peperone, un po di sedano, e una carota, una manciata di riso integrale, insomma tutto quello che tra qualche giorno sarebbero stati buttati ma la mia filosofia "spreco 0" non mi permette fare. Ho aggiunto un po' di brodo vegetale e fatto bollire il tutto fino a ridurre molto molto, aggiunto le lenticchie, frullato il tutto, aggiunto un po di farina di riso, lasciato raffreddare, fatto dei hamburger, impanati con farina integrale ed eccoli qui i miei

HAMBURGER VEGETALE

E così finisce un nuovo giorno.

Giorno 3 - Poco tempo e tanta fame

Tornando a lavorare, ma, sopratutto, lavorando a casa con la prole sempre in giro, diventa complicato trovare il tempo per fare tutte le cose che vorrei fare con più calma, per esempio, cucinare.
Ecco che mi sono trovata a inventare piatti di "fast food casalingo", cioè piatti mediamente sani, piacevoli alla prole ma che possano essere preparati in pochissimi minuti e, se possibile, sporchino il minimo possibile di stoviglie.
Alcuni esempi?

PIADINA CON MELANZANE GRILLIATE, CIMICIURRIA, PEPERONI E FORMAGGIO
Ovviamente la prole non ha gradito le melanzane grigliate e ha riempito la propria piadina di pomodori, cimiciurria (salsina fatta con aglio tagliato a quadrettini piccoli, prezzemolo idem, olio e sale, salsina magica che va bene con tutto o quasi tutto tranne la rucola e i dolcetti) e formaggio. 

e alla sera:

FRITTATA D'ERBETTE E INSALATA DI POMODORI

Ho presso le erbette con la cassetta di verdure miste del GAS e ho approfittato che ero arrivata in ritardo e tornata a casa a circa le 20 per dare una lavata al volo tagliarle fini fini, farle passare per la padella e aggiungerle delle uova, una gratuggiatina di parmigiano, sale e pepe. Ho tagliato grossolanamente i pomodori e li ho condito con... indovinate? la stessa cimiciurria che ho sempre pronta nel frigo. Risultato? La prole gradisce e siamo riusciti anche oggi a mangiare in tempo.

giovedì 25 agosto 2011

Giorno 2 - la caduta

Questa mattina abbiamo deciso di andare a prendere una nuova libreria per la prole.
Il posto più meraviglioso del mondo per prendere una libreria in kit da montaggio? Ikea. Dopo molti km di viaggio siamo tornati a casa con la libreria, uno scaffale, un set di strofinaci per la cucina e un mucchio di tantissime altre cose assolutamente utili che non erano nella lista della spessa, ma sopratutto abbiamo mangiato nell'Ikeafood per prima volta nelle nostre vite.
Dopo avere sentito parlare per anni delle polpettine svedesi non ho resistito la tentazione di provarle con la marmellata di quelli indefinibili frutti rossi.
Un istante si pseudopentimento e riprendo alla sera con un nuovo record di cucina in 15 minuti:

GNOCCHI DI PATATE CON RAGÙ DI MUSCOLO DI GRANO
Eccolo qui (e senza prole, troppo stanca per potere infiltrarsi nella foto). Il muscolo di grano è un'alternativa interessante per tante cose. Poi racconterò di più su questo, cos'è, dove trovarlo, come farlo in casa volendo. Per adesso vi dico soltanto che nel ragù lo mangia volentieri anche la prole (e questo è già tanto).

Giorno 1 (cena)

Per andare in campeggio queste vacanze abbiamo presso una piccola griglia di ghisa, meno pesante di quanto si possa immaginare, molto economica è realmente magica. Grazie a questa meravigliosa griglia siamo riusciti a preparare ottime grigliate durante il campeggio risparmiando un po' di bombolette a metano e ad affumicare mezzo campeggio e un bel pezzo del lago vicino. Tuttavia, portandolo a casa abbiamo scoperto che era molto più comodo, maneggevole, pulibile e accendibile del gigantesco barbecue che abbiamo in giardino. Così ogni tanto mettiamo sotto un paio di tetrapack con l'alluminio in alto sotto e prepariamo delle grigliatine sul balcone.
Questa sera, dopo avere lavorato e fato altre cose fino alle 19.30, sono riuscita ad accendere la griglia, tagliare, fare grigliare e condire le melanzane, formaggi alla grigia e hamburger per la prole, aprire un vasetto di pomodorini secchi e aggiungere l'immancabile rucola e riuscire a mangiare entro le 20.30. Tempi record per mamme lavoratrici, non provate se non avete un minimo di pratica in grigliate.

MELANZANE ALLA GRIGLIA CON POMODORINI SECCHI E RUCOLA
A questo punto vi chiederete come mai vicino ad ogni piatto si trova un pezzo di faccino di prole, beh, la risposta è semplice, non esiste nessun corso avanzato, medio o amateur di fotografia che insegne come eliminare dell'inquadratura la prole degli ornitorinchi se non con appositi programmi di fotoritocco.

Si inizia! - Giorno 1 (pranzo)

Dopo qualche giorno che cercavo di evitare le carni in silenzio, mio marito mi guarda dall'altra parte del tavolo e mi dice "stai cercando di diventare vegetariana, vero?". Conscia che era la seconda volta negli ultimi due anni che ci provavo ho risposto: "si, ma no è facile". Lui ha detto "hai fatto tante cose non facili nella vita e ci sei riuscita". Questo voto di fiducia mi ha spinto a portare il progetto avanti più sul serio.
Per autocontrollarmi ho deciso di iniziare questo tema sul mio dimenticato blog e fotografare (male, anche se mi guadagno da vivere anche facendo fotografia ma non di cibo sicuramente) ogni piatto "Veg" che mangiavo e raccontare un po' la storia di come sono arrivata a farlo.
Eccoci al primo giorno simbolico.

PEPERONCINI RIPIENI DI FORMAGGIO, RUCOLA E CIPOLLA AL FORNO
I peperoncini provengono da un vaso di peperoncini piccanti che avevo coltivato (ormai li coltivo già da due anni) moooolto piccanti sono stati congelati, scongelati, bolliti leggermente con acqua, aceto e sale e finalmente riempiti di un formaggio fresco tipo feta greca, una spruzzatina di sale e olio e al forno insieme alle cipolle.
La rucola è l'unica verdura verde cruda che riesco a mangiare, non perché la digerisca meglio delle altre bensì perché il suo sapone piccante e aromatico mi allontana della tristezza insipida delle lattughe "normali".

Essere abitudinario 66+11

Per iniziare l'unico passo che no si può mai saltare è il primo.
Per iniziare la mia vege-idea l'unica cosa che mi è venuta in mente è il cambio di abitudini alimentarie, si, lo so, è troppo ovvio. Ma come si fa questo? ho fatto una interessante ricerca  googleriana che mi ha prodotto un mucchio di informazione sparsa, varia, contraddittoria, piena di libri da comperare, cookies e pubblicità. Alla fine sono riuscita ad arrivare allo stesso punto d'inizio.
Qualche tempo fa mi ero imbattuta in un cambio di abitudini diverse grazie a QUESTO sistema, un braccialetto viola che portato per 21 giorni sul polso mi potrebbe liberare del brutto vizio di lamentarmi in continuazione. Purtroppo prima di finire la prima pagina d'istruzioni di questo braccialetto mi sono stampata ben 5 braccialetti verdi con una faccina felice gialla e l'ho indossata subito. Come è da immaginare non è funzionato per molto tempo. Il bracciale era verde non viola come dicevano le istruzioni.
Ma questa esperienza mi ha dimostrato che:
  1. è possibile cambiare le proprie abitudini se si segue la motivazione giusta, 
  2. 21 giorni non bastano e QUI trovate due righe su questo di perché ci vorrebbero al meno 66,
  3. esistono soggetti "normali" e soggetti "resistenti" e io appartengo alla seconda categoria,
  4. se si scivola una volta, si rialza e via, avanti!,
  5. il colore è importante.
Così ho pensato che potevo inventarmi un sistema per cambiare abitudini alimentarie con un gioco che chiamerò "77" dovuto ai numeri dei giorni che ci vorrebbero per impostare una abitudine cioè non 21, ben 66 giorni, ai quali ho aggiunto un numero a caso, in questo caso 11, aggiunto a caso per determinare la mia "resistenza" statistica.
E adesso cosa manca? il primo passo, quello che per iniziare non si può mai saltare.

Cosa mangia l'ornitorinco? Sparsi pensieri vegetariani

Come tutti ormai lo sanno l'ornitorinco è un carnivoro, beh, più o meno. Io sono un degno onnivoro, infantile odiatrice di lattughe, legumi, zucchini e melanzane. Nei mie diversi anni di vita non sono mai riuscita a digerire un pezzo di lattuga, con le altre cose me la sono cavata meglio, riuscendo a ridurre notevolmente sotto la media il consumo di carni, poco pollo, poco pesce, qualche maiale e derivato e assolutamente nessun vitello.
Allora perché un sano ornitorinco poco carnivoro come me potrebbe avere l'idea di diventare vegetariano?
C'è chi diventa vegetariano per animalisti, si, sono abbastanza animalista ma non regge; chi lo fa per salute, neanche questo è il mio caso, chi lo fa per dimagrire (ha ha ha illusi!!!), chi invece lo fa per ecologia, si potrebbe essere ma... boh.... non so, ce chi lo fa per moda o per considerarlo una specie di status symbol, ma neanche questo è il mio caso.
Allora perché? A certo punto da qualche anno c'è "qualcosa" dentro di me che mi spinge a rifiutare le carni e una spezie di voce che mi dice "dai, diventa vegetariana". Per questo considero questa scelta (che non è ancora definita come una scelta definitiva ma un intento di scelta) prodotto di motivi parafisici, patafisici o se volete anche psicopatici.
E adesso iniziamo... ma come si diventa vegetariano?